Disponibilità: ENTRO 15 GIORNI
Esente IvaISBN: 9788883220876
Edizione: 1990
Tags: Interlineare, Traduzioni, Cesare
Categoria: Classici Latini
Editore: Editrice Ciranna
Autore: Cesare
Vendita Online del De Bello Gallico libro 7 (VII) di Giulio Cesare con versione interlineare, costruzione diretta e note.
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Il De Bello Gallico (in latino "sulla Guerra Gallica") fù redatto dal generale romano Gaio Giulio Cesare, composto sotto forma di diario di guerra dettato al luogotenente Aulio Irzio sulla campagna militare condotta dai Romani per la conquista della Gallia. Scritto tra il 58 e il 50 a.C. è diviso in 8 libri (uno per ogni campagna militare) di cui i primi 7 libri furono 'scritti' da Cesare stesso (in terza persona), e l'ottavo da Irzio su alcuni appunti di Cesare.
Nel libro settimo del De Bello Gallico Cesare racconta la battaglia contro Vercingetorige il noto condottiero Gallo e re degli Averni, probabilmente il nemico più pericoloso di tutta la guerra gallica, al contrario degli altri libri infatti, tutto il libro 7 è dedicato a Vercingetorige che dà del filo da torcere al generale romano, prima di arrendersi nella finale battaglia di Alesia.
Questa volta sono i Galli a prendere un'iniziativa diretta, decisi ad ingaggiare battaglia con i romani per liberarsene definitivamente, e lo fanno sotto la guida del principe Vercingetorige il re degli Averni, che allo stesso modo di Orgetorige (vedi De Bello Gallico libro 1) stipula un'alleanza con gli Edui ed i Carnuti. L'attacco avviene nel 52 a.C. a Cenabo, dove le truppe di Vercingetorige massacrano a sangue freddo i cittadini romani insediatisi nella colonia. Il gesto non può passare inosservato agli occhi di Cesare, il quale decide d'intervenire quando gli Edui invadono la terra dei Biturgi (antica popolazione celtica), ma Vercingetorige è ben organizzato e tramite il suo alleato Lucterio sbarra il passo alle truppe romane di Cesare presso la catena montuosa della Cevenna. Per non farsi sopraffare anche complice l'inverno, Cesare fà riparare e riposare il proprio esercito in un luogo sicuro, e passato l'inverno occupa la città fortificata di Vellounoduno (terra dei Senoni), costringendo stavolta Vercingetorige ad intervenire. Quest'ultimo si ferma ad Avaricum la città capitale dei Biturgi, e Cesare decide di attacarlo proprio lì, effettuando un assedio alla città, che dopo 27 giorni la fà capitolare consegnando la capitale nelle mani di Cesare.
I guai per Cesare però non sono finiti, immediatamente dopo si trova costretto a domare la nuova ribellione degli Edui che rischia quasi di trasformarsi in una guerra civile con il coinvolgimento di due magistrati Convittolitave e Coto eletti illegalmente; Sventata anche questa insurrezione Cesare decide di muovere le sue truppe direttamente nella capitale degli Averni, dove si svolge la famosa battaglia di Gergovia, dalla quale esce vincitore Vercingitorige contro Tito Labieno. Vercingitorige però commette un errore, anzichè dare il colpo di grazia fiondandosi sull'accampamento romano, prende del tempo pensando che Cesare verrà ugualmente sconfitto dalla rivolta degli Edui, cosa che invece non accade e permette così a Cesare di ricongiungersi con Labieno, insieme i due generali muovono verso la Gallia Narbonense, arrivando ad Alesia nel settembre del 52 a.C., nel quale nel frattempo arriva anche Vercingetorige, è l'ora dello scontro decisivo, e Cesare sà bene che non può più far affidamento sugli alleati Galli, e decide di rischiare il tutto per tutto, attaccando in massa con tutta la sua cavalleria l'esercito nemico, la forte azione ha il suo esito positivo, i romani sconfiggono il nemico, la battaglia di Alessia è vinta, così come Cesare vince Vercingetorige costringendolo alla resa.
De Bello Gallico libro 7 (Edizione Ciranna) - Vendita Online libro VII.
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Validissimo davvero