De Bello Gallico - libro 3 - Cesare - Classici Latini

In vendita online il De Bello Gallico libro 3 di Giulio Cesare con: versione interlineare, costruzione diretta e note.

De Bello Gallico libro 3 analisi

Il De Bello Gallico (in latino "sulla Guerra Gallica") è l'opera più famosa del potente generale romano Gaio Giulio Cesare, scritto come commenti e note dettate al suo luogotenente Aulio Irzio sulla guerra condotta dai Romani volta alla conquista della Gallia, composto tra il 58 e il 50 a.C. è diviso in 8 libri (uno per ogni campagna militare) di cui è bene dire che i primi 7 libri furono 'scritti' da Cesare stesso, e l'ottavo da Irzio.
Nel terzo libro del De Bello Gallico ci troviamo nel bel mezzo della battaglia, troviamo infatti il sottoposto militare e politico Publio Licinio Crasso e lo stesso Gaio Giulio Cesare a combattere con i popoli della Normandia e per la prima volta con quello dei Veneti con la battaglia in mare sulla baia di Quiberon nel 56 a.C.

De Bello Gallico libro 3 riassunto (trama)

Nel libro III siamo nel pieno della campagna militare di Cesare per la conquista della Gallia, il generale romano incarica il suo sottoposto, il nobile Crasso d'ingaggiare battaglia con le popolazioni della Normandia. Crasso riporta subito una prima vittoria, che vede però come conseguenza l'insorgere del popolo Veneto, a quest'ultimi si affiancano anche i Galli, così Crasso si trova costretto a chidere l'aiuto e l'intervento di Cesare stesso, il quali per la prima volta dichiara ufficialmente guerra ai Veneti.
I Veneti arroccati sulla costa, sono quasi imprendibili via terra, così Cesare fà costruire in tutta fretta una flotta navale presso la Loira, e li attacca via mare ingaggiando battaglia nella già citata baia di Quiberon, nel frattempo arriva in suoi aiuto Decimo Bruto con un'altra flotta di circa 100 navi, e sebbene l'aramata navale veneta fosse più numerosa, vengono ugualmente sconfitti grazie all'astuta mossa di Cesare di far tagliare le sartie degli alberi vela delle navi galliche. Infine come gesto di ammonimento, Cesare punisce duramente gli sconfitti, con spietate esecuzioni di massa.
Il libro III si conclude ancora con delle vittorie romane, infatti mentre Cesare vince i Veneti in mare, anche i luogotenenti Crasso e Sabino domano le rivoltose tribù della Normandia.

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