Disponibilità: IMMEDIATA -
Esente IvaISBN: 9788883220845
Edizione: 1995
Tags: Interlineare, Traduzioni, Cesare
Categoria: Classici Latini
Editore: Editrice Ciranna
Autore: Cesare
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Il De Bello Gallico (in latino "sulla Guerra Gallica") è l'opera dello storico generale e scrittore romano Gaio Giulio Cesare, sotto forma di commenti e note dettate al suo luogotenente Aulio Irzio sulla guerra condotta dai Romani volta alla conquista della Gallia, composto tra il 58 e il 50 a.C. è diviso in 8 libri (uno per ogni campagna militare) di cui i primi 7 libri furono 'scritti' da Cesare stesso, e l'ottavo da Irzio.
Nel quarto libro del De Bello Gallico ci spostiamo nell'anno 55 a.C., e viene raccontata la presa di posizione di Cesare a difesa del popolo Gallico, che battaglia prima sul fiume Reno contro la ribellione delle tribù germaniche dei Tencteri e degli Usipeti e poi nella seconda parte si contraddistingue per la prima campagna militare contro la Britannia guidata da Cesare in persona che accusa gli aglofoni di aiutare e rifornire i Galli nelle loro ribellioni.
Nel libro IV Cesare si trova costretto a domare le varie insurrezioni dei popoli gallici, questa volta sono le popolazioni germaniche dei Tencteri e Usipeti (esiliate anni addietro dagli stessi Romani) che si rivoltano ed attaccano nella notte a tradimento (nonostante il patto di alleanza) la popolazione dei Menapi riconquistando i propri villaggi un tempo perduti. Cesare non può consentire tali discordie nella Gallia Belgica, e si muove personalmente giungendo sino al fiume Reno, intimando ai rivoltosi di non aggredire i popoli Germanici sotto la protezione romana e di ripassare il Reno tornando indietro; Per dare forza alla sua minaccia, fà costruire un ponte sul Reno lungo 400 metri, che gli consentiva di fatto d'invadere direttamente la Germania. La mossa sortisce l'effetto sperato facendo retrocedere le popolazioni insorte; Anche Cesare a questo punto torna indietro distruggendo il ponte ed imponendo i confini dei territori conquistati da Roma proprio fino al limitare del Reno.
Essendo riuscito a domare la rivolta, Cesare capisce che è la Britannia che istiga ed aiuta queste popolazioni ad insorgere in tentativi di riconquista delle terre perdute. Con questa scusa, ma principalmente spinto da brama di conquista per terre mai toccate prima, Cesare inizia così la sua spedizione, salpa sulla sua flotta nel canale della Manica ed inizia così la sua spedizione volta a conquistare la Brittania, ma giungendo sulle coste di Dover l'attende un'amara sorpresa, i Britanni infatti essendo al corrente delle sue intenzioni, fortificano all'inverosimile le proprie flotti navali su questa scogliera, riuscendo a bloccare Cesare, il quale deve fronteggiare una battaglia imprevista sulle coste Britanniche, e complice anche il cattivo maltempo Cesare riesce solo ad ottenere delle vittorie parziali. I Britanni inviano il loro ambasciatore Commio a parlamentare con Cesare, ma ciò nonostante i Britanni si rendono conto che la flotta Romana è in difficoltà e manca anche di truppe fresche (rimaste in Gallia), così insistono nella battaglia costringendo di fatto Cesare alla ritirata.
Con il ritiro della flotta di Cesare si conclude il libro quarto del De Bello Gallico, ritirata che avviene non prima però che il generale Romano riesca ad imporre dei paletti di confine su terreni conquistati durante alcune vittorie contro le nemiche truppe britanniche.
De Bello Gallico libro 4 (Edizione Ciranna) - Vendita Online libro IV.