Elegie volume 1 di Ovidio

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Elegie latine di Ovidio analisi

L'Elegie sono componimenti lirici con uno stile e metrica ben precisa, riguardanti argomenti diversi, e fanno riferimento all'età poetica greca e latina, quest'ultima molto più autobiografica rispetto alla prima. Viene considerato uno dei maggiori poeti elegiaci della lingua latina, il romano Publio Ovidio Nasone del 43 a.C., il quale si contraddistingue da tutti gli altri poeti elegiaci per lo stile lontano dalle tradizioni classiche ed intento a soddisfare le esigenze di un pubblico moderno, disinteressato della politica, e quasi sempre narratore dell'eros, enunciato però con estrema educazione ed eleganza.

Elegie giovanili o Elegie Amorose

Le opere di Ovidio sono tantissime, ma per quel che riguarda le Elegie egli le scrisse in due momenti ben distinti della sua vita, in gioventù note come l'Elegie giovanili o Elegie Amorose ed in vecchiaia dopo l'esperienza dell'esilio con un carattere squisitamente epistolare, note col nome di Elegie dell'Esilio. L'Elegie di gioventù scritte da Ovidio e a noi pervenute sono:

• Amores: composte quando aveva circa 20 anni, tra il 23 ed il 14 a. C. e narrano l'amore dell'autore verso il personaggio letterario di Corinna, donna infedele e corteggiata da diversi pretendenti, amore visto pertanto come avventura superficiale e contrapposto alla vita militare.
• Heroides: opera sopraffina ed originale che ancor più della precedente entra nel mondo della psicologia femminile, nelle Heroides la figura centrale è la donna, è raccoglie 21 lettere che donne della mitologia e della storia si scambiano con i loro amanti; nelle prime 14 troviamo le donne del mito come le lettere che Penelope scrisse ad Ulisse, la 15 è l'unica riferita ad un personaggio storico, la poetessa Saffo che scrive a faone, le ultime 6 sono quelle scritte dagli eroi del mito alle loro amate, come le lettere che Paride scrisse ad Elena. Con le Heroides si può affermare che Ovidio introdusse un genere letterario nuovo, quello dell'epistole erotica in versi con la forma della "suasoria", ossia di convincere qualcuno a fare qualcosa con le parole, ad es. a ricambiare l'amore.
• Ars Amatoria: frutto delle precedenti esperienze viene comunque considerata anch'essa un'opera dal contenuto innovativo, è composta da 3 libri che rappresentano una vera e propria didascalia sull'amore che Ovidio impartisce agli uomini ed alle donne. Nel primo libro Ovidio dispensa consigli su come incontrare e conquistare una donna, nel secondo come legarla a se e non farla fuggire e nel terzo infine si rivolge alle donne narrando come fare a sedurre gli uomini.
• Medicamenta Faciei: raccoglie circa mille versi suddivisi in due parti, la prima mette a confronto l'elegante vita da città con quella semplice della campagna; nella seconda e più importante parte indica alle donne dei salotti romani l'uso dei cosmetici per abbellirsi.
• Remedia Amoris: costituito da circa 800 elegie, Ovidio realizza una didascalia su come affrontare le pene dell'amore, considerate quasi delle ricette nelle quali il poeta indica all'uomo abbandonato a distrarsi pensando a tutti i difetti della donna che l'ha lasciato. Scritte probabilmente come piccante ed ironica risposta alle critiche ricevute sul suo cantar di un'amore così superficiale ed infedele.

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