Georgiche libro 4 - Virgilio - Classici Latini

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Georgiche libro 4 analisi

Le Georgiche (dal greco "cose attinenti ai contadini") sono un poema di Publio Virgilio Marone, scritto in esametri, composto tra il 36 e il 29 a.C., diviso in 4 libri (quante sono le stagioni) che raccolgono in totale 2188 versi. Qui troviamo il quarto libro, quello dedicato all'apicoltura. Il poema fu indirizzato da Mecenate, e lo stile di Virgilio è più ricco e ricercato rispetto alle Bucoliche, anche se segue sempre i canoni dell'alessandrinismo.
Le Georgiche costituiscono il poema perfetto della latinità. Virgilio, che tanto amava i campi, ebbe modo di effondere la sua anima e la sua ispirazione in modo coerente con la sua disposizione spirituale.
Il poema delle Georgiche, benché rimanga all'interno del genere didascalico non vuole solo spiegare il lavoro dei campi o fornire indicazioni tecniche sull'agricoltura, mira anche ad esaltare l'attività agricola come palestra di virtù civili e partecipazione del cittadino a vantaggio della collettività, in accordo con l'ideologia augustea.

Georgiche libro 4 riassunto (trama)

Il libro 4 delle Georgiche riguarda esclusivamente l'apicoltura: vengono esposte le tecniche per costruire gli alveari, per trattare e, in caso, curare gli sciami. L'organizzazione sociale delle api fa pensare che esse siano partecipi della celeste anima divina. Vi sono poi i consigli per prendere il miele, per eliminare i parassiti e le malattie e anche le indicazioni nel caso in cui lo sciame venga distrutto: il modo per riformarlo viene indicato con la narrazione del mito di Aristeo, al cui interno viene raccontata anche la favola di Orfeo e Euridice.

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